Messaggio di Mahamandaleswar Yogacharya Swami Shivananda Saraswathi
Io ho un sogno
Dove ogni essere un giorno possa vivere in pace con se stesso e con il mondo.
Dove una madre nel suo cuore non percepisca nessuna differenza o preferenza tra i suoi figli e i figli del mondo. E possa così accogliere, e amare i figli del mondo come suoi stessi figli e fare sentire chiaramente ad essi che per lei sono uguali gli uni con gli altri.
Dove un padre insegni ai suoi figli i principi e il valore della tolleranza, della assenza di paura, della uguaglianza, della condivisione, della solidarietà, della lealtà, della amicizia, della difesa dei più deboli, della verità, della giustizia e della libertà.
Sogno un mondo dove l’essere umano non sia più violentato nella sua natura interiore e spinto a percepire se stesso diverso e separato dagli altri esseri, attraverso i governi e le religioni. Dove non vengano più alimentate nelle menti e nei cuori degli esseri le loro debolezze e le loro paure. Ma che al contrario possano finalmente sviluppare le qualità spirituali e una nuova consapevolezza, attraverso il risalto del potere dell’Amore e dell’accoglienza.
Dove la diversità sia finalmente vissuta come la piacevole armonia composta da note differenti tra di loro, come una ricchezza e uno strumento di conoscenza e consapevolezza. Perché ciò che chiamiamo, invochiamo e preghiamo usando il termine Dio è nell’altro che è di fronte a noi, ma che erroneamente percepiamo come diverso da noi.
Il senso della unità dovrebbe essere il sapore della vita degli esseri. Se l’essere umano riuscirà ad accogliere l’altro come se stesso se riuscirà e percepire se stesso come lo stesso mondo e il mondo come se stesso allora la luce divina illuminerà il cuore e la mente degli esseri.
Perché la pace nel mondo può realizzarsi solamente quando ogni essere si sentirà nuovamente parte di esso e sentirà il mondo come una unica famiglia.
Prego quella perfetta eterna energia divina che non ha nome affinché risvegli i cuori e le menti dei suoi figli e che possano così un giorno incontrarsi e riconoscersi l’uno nell’altro e dire: Io e te siamo Uno.
Mahamandaleswar Yogacharya Swami Shivananda Saraswathi